Posso capire se all'età di sette anni, quando la capacità di immaginare e sognare è ancora senza limiti e i confini fra realtà e finzione sono sfuocati, un bambino ha paura del buio e mi chiede di accompagnarlo in bagno ogni volta che si deve lavare le mani o gli scappa la pipì. Ma ora me lo chiede anche durante il giorno perché ha paura.
Sarebbe facile minimizzare quella paura come una sciocchezza. Cosa c'è di cui avere paura ad andare in bagno da solo.
Eppure, mi rendo conto che non ho sette anni e non sono Luca. Se lui ha paura e mi chiede di accompagnarlo, vuol dire che ha paura e ha bisogno di essere accompagnato. Senza giudicare i suoi sentimenti e la sua esperienza personale. Senza capire.
Questo è vero per qualsiasi sentimento di qualsiasi persona. Se a me può sembrare incomprensibile, irragionevole o sciocco è davvero poco rilevante. L'importante è come sarò utile e di sostegno a quella persona.
Buona settimana consapevole!