Da quest’anno mio figlio ha una nuova maestra. Pochi giorni fa lo ha punito in modo secondo me completamente esagerato. La mamma leonessa in me l'ha voluta subito fare a pezzi. Piccoli.
Il giorno dopo avremmo tenuto la riunione di classe e pensavo di affrontare l’argomento davanti a tutti per avere il massimo impatto. Mi sentivo veramente arrabbiata per conto di mio figlio e volevo far vergognare la maestra. Farla sentire piccola.
La vergogna è una delle nostre armi più potenti e temiamo la sua potenza. Facciamo di tutto per evitare di vergognarci. Perché la vergogna è la paura di non appartenere, di essere esclusi.
Sappiamo usare questa arma molto bene, l’abbiamo vissuta sulla nostra pelle fin da piccoli. La miriamo soprattutto alle le persone più vicine a noi, delle quali conosciamo tutte le debolezze. Con loro sappiamo fare centro.
Vergognarsi è un dolore molto reale e molto profondo. Fa male e basta. Senza insegnare. Senza incoraggiare. Senza rispettare.
Ho deciso di mettere giù questa arma letale e invece chiedere un colloquio individuale con la maestra e parlarle con serenità (apparente...).
Ti unisci a me a posare l’arma della vergogna?