Tu con chi sei in lockdown? Sei da sola o con (parte del)la tua famiglia? Io sono a casa con mio figlio di 10 anni, un bambino energico, determinato e testardo (non so da chi ha preso...).
Così ogni tanto, volano le scintille. Proprio oggi abbiamo entrambi la voce un po’ rauca per quanto l’avessimo alzata in una breve ma intensa discussione.
E sono questi i momenti nei quali mi sembra di essere in un addestramento intenso per imparare tre aspetti: la vulnerabilità, l’autenticità e l’umiltà. Non mi sarei mai iscritta spontaneamente a un allenamento del genere!!!
Ma in questa convivenza così ravvicinata sto vivendo ogni giorno l’importanza di permettermi - e permettere a Luca - di rendermi vulnerabile con un cuore morbido, di essere autentica con i miei limiti e i miei bisogni e di essere abbastanza umile a chiedere velocemente scusa quando sbaglio.
Non è sempre facile praticare questi tre aspetti, almeno per me. Mi costa coraggio. Coraggio per essere morbida quando vorrei invece chiudermi o puntare il dito, coraggio per porre dei limiti ai bisogni di Luca per soddisfare i miei bisogni. Coraggio per (ri)aprire il mio cuore quando sono delusa o ferita, anche di me stessa. Per poter chiedere e donare perdono.
Ma come in ogni cosa, più la fai e più diventi brava. E questo addestramento mi sta facendo crescere davvero tanto, insieme a mio figlio. Giorno per giorno.
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